Studio di Land of the Golden Fleece, di Arthur Streeton

Oggi ho dedicato un paio d’ore allo studio di Land of the Golden Fleece, un dipinto del 1926 del pittore australiano Arthur Streeton.

L’aspetto che mi colpisce di più dei dipinti di Streeton è la luce, che appare sempre molto forte. I suoi dipinti del paesaggio australiano non spingono mai troppo sui toni delle ombre, che rimangono dei mezzitoni, anche se piuttosto scuri.

I suoi dipinti giocano molto sull’affiancamento di colori di tonalità diverse ma tutti con la stessa luminosità. Lo si vede molto bene sulla collina tra la prateria e la montagna sullo sfondo. La montagna stessa è composta da una serie di pennellate che si differenziano pochissimo tra di loro, ma che riescono a descrivere perfettamente le zone di luce e di ombra e il senso di distanza.

I colori del mio studio sono leggermente diversi è più caldi a causa della saturazione dello schermo da cui guardavo il dipinto originale. Ma l’importante è il rapporto tra i colori, tra freddo e caldo, e la loro luminosità.

È stato interessante studiare anche la composizione e la disposizione delle forme di ombra e delle forme di luce. Ho dovuto fare molta attenzione alle differenze di luminosità tra alberi e cespugli. Il grosso cespuglio sulla destra, ad esempio, era molto più chiaro e illuminato rispetto agli alberi e ai cespugli sulla sinistra. Normalmente non faccio attenzione a questo aspetto e tendo a dipingere gli alberi e altri oggetti simili con la stessa luminosità, indipendentemente dalle loro carattristiche individuali.

Questo studio mi ha fatto rendere conto di quanto sia importante l’osservazione delle piccole differenze di luce e di quanto ogni pennellata sia fondamentale per definire la forma degli elementi della scena. L’organizzazione delle forme di luce e delle forme di ombra sono l’unico modo di disegnare in un dipinto, perchè non c’è nessun tratto di matita o penna che possa venire in aiuto tracciando una linea di contorno.

Qualche anno fa ho dipinto un altro studio di Arthur Streeton, lo trovate in questo articolo.

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