Studiare i maestri del passato come Arthur Streeton è un ottimo modo per imparare e migliorare la propria tecnica. L’avevo già fatto ad Aprile con le opere di Edgar Payne, e avevo lavorato in piccolo formato, circa 6cm per lato.
Per questo dipinto, invece, ho lavorato più in grande, dipingendo uno studio in bianco e nero ed uno a colori di 17cm per lato.
The purple noon’s transparent might
Arthur Streeton dipinse The purple noon’s transparent might nel 1896. Ci mise due giorni a finirlo, sotto il cielo australiano e una temperatura di 42°C all’ombra.
Il luogo è il fiume Hawkesbury, vicino a Richmond, a 60 km da Sydney. Il luogo era già meta di diversi artisti dal 1880, ma Streeton fu il primo a trovare una terazza naturale che dava sul fiume e mostrava le Blue Mountains in lontananza.
L’artista australiano Lionel Lindsay commentò così l’opera:
Ogni suo gesto è sicuro e pieno di carattere. Non c’è pittura nel colore bagnato, nessun arrabattarsi con l’indefinito, eppure in quei gesti precisi risiede un mistero di valore e luce più profondo di ogni formula romantica sull’evasione del disegnare…
Chi, se non Streeton, guardando verso il fiume Hawkesbury dalla terrazza attraverso quelle distanti pianure, avrebbe potuto immaginare ciò che vide?
Intuire le possibilità di un’immagine, le sue forme e la sua luce, il suo carattere e la sua composizione in un campo così vasto, richiedeva l’intuizione di un genio.
Lionel Lindsay
Il mio studio a gouache del dipinto di Arthur Streeton
Ispirato da questo dipinto, mi sono messo a fare uno studio, ben più rapido del tempo che ci mise lui per dipingere il suo capolavoro.
Ho iniziato con uno studio in bianco e nero, utilizzando le gouache su un foglio di carta normale (non di cotone) da 300gsm. In questo modo ho studiato la composizione dell’immagine e la luminosità delle forme di cui è composta.
Ci ho messo circa 1 ora per realizzarlo.
Dopodichè ho lavorato alla versione a colori.
Ho usato una palette di 6 colori primari, cioè giallo, rosso e blu nelle loro declinazioni fredde e calde, più il bianco.
Ho impiegato un paio d’ore per concluderla, ecco un time lapse del procedimento. SOno partito sbagliando subito la tonalità del cielo, vedrete nel video che lo ritocco più volte per shiarirlo fino a una tonalità più vicina all’originale.
Il risultato finito è molto più saturo dell’originale, ma sono soddisfatto di come ho reso alcune zone del fiume e l’armonia generale dei colori.
Dato che online si trovano molte versioni ad alta risoluzione dell’originale, le analizzerò per studiare meglio le pennellate e gli accostamenti di colore utilizzati da Streeton.
Il dipinto originale lo potete trovare anche stampato nel libro Color and Light di James Gurney, che ho usato come riferimento.
Color and Light: A Guide for the Realist Painter: Volume 2
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