Blog di Urban Sketching e Disegno

PleinAirpril 2025 – I miei dipinti en plein air di aprile

Aprile è il mese perfetto per dipingere all’aperto, e non a caso Warrior Painters organizza il PleinAirpril, 30 dipinti in 30 giorni.

Non sono un esecutore di challenge nel senso stretto. Credo che la vita offra già troppe occasioni di frenesia per il raggiungimento del risultato, e per quanto l’arte sia una mia forte passione non riesco a dedicare 30 giorni consecutivi alla pittura quotidiana senza scarificare il tempo per la socialità con amici e famiglia, anche perché il lavoro occupa gran parte della mia giornata.

Fatta questa premessa, devo dire però che mi piace partecipare in modo più rilassato alle challenge che stimolano la mia creatività. PleinAirpril è forse la challenge per eccellenza perché dipingere en plein air è un metodo che mi ispira sempre e molto.

Inoltre è un’ottima occasione per vedere i lavori degli artisti che seguo e per scoprirne di nuovi.

Questo mese sono riuscito a realizzare otto dipinti. Eccoli:

Il primo è una strada di campagna, dipinta vicino a casa in una mattina nuvolosa.

Nulla di speciale, ma mi sono ripromesso di tornarci in una giornata di sole per vedere la differenza.

Il secondo l’ho dipinto su una spiaggia vicino a un’ansa del fiume Ticino, in una mattinata passata insieme ad un altro artista che ha dipinto con me lo stesso soggetto. Dipingere è un’attività solitaria e spesso preferisco che sia così. è difficile fare conversazione con amici o curiosi e contemporaneamente concentrarsi su quello che si sta facendo, ma dipingere in compagnia di un altro artista è diverso, perché ognuno porta avanti il suo lavoro e anche in silenzio e concentrati si è comunque in compagnia.

Il terzo dipinto ha un formato diverso dal solito. Ho preferito mantenerlo orizzontale, con proporzioni cinematografiche per sottolineare la direzione delle nuvole e dare una sensazione di drammaticità. Il soggetto è un impianto di produzione di biogas, fotografato una sera in cui il tramonto regalava un cielo spettacolare. Il dipinto l’ho realizzato in studio per motivi di praticità, ma prima o poi dovrò provare a dipingere di notte all’aperto.

Il quarto dipinto è la stessa strada del primo, ma in una mattina soleggiata. Forse ho esagerato con la saturazione dei colori, ma mi piace il modo in cui sono riuscito ad utilizzare la luce per descrivere le forme tondeggianti dell’erba ai lati della strada.

Il quinto dipinto l’ho realizzato a Pasquetta, nel tardo pomeriggio appena prima del tramonto, dopo aver passato la giornata con gli amici.

È un periodo in cui le risaie vengono allagate, e la zona cambia completamente aspetto. I campi scuri diventano luminosi, e il cielo riflesso in ogni momento della giornata da’ la sensazione di essere immersi in uno spazio immenso, formato da un reticolo di strade sterrate sospese tra le nuvole.

È un momento effimero come le fioriture dei ciliegi giapponesi. Presto le piantine di riso sbucheranno dall’acqua e i campi diventeranno verdi, ma ho dovuto approfittare di questo breve momento di luminosità per dipingere i riflessi in una risaia.

Il sesto dipinto è un soggetto quasi urbano. È un ristorante McDonald’s nella periferia di una piccola cittadina. Volevo dipingere un supermercato, ma mi sono reso conto che tutti i supermercati di quel posto hanno la facciata rivolta verso nord e quindi sempre in ombra.

McDonald’s invece no, ed è diventato il mio soggetto della giornata.

Il settimo e l’ottavo dipinto sono speciali perché li ho realizzati ad olio, invece che con le gouache come tutti gli altri.

è da almeno due anni che sono incuriosito dai colori a olio e finalmente li ho acquistati. La sensazione è completamente nuova, e molto piacevole. 

L’aspetto negativo è che devo fare più attenzione mentre li uso (sporcano moltissimo), e la pulizia dell’attrezzatura a fine attività mi prende almeno 15 minuti. 

Gli aspetti positivi però sono molti. Innanzitutto il colore rimane della tonalità di quando è stato mescolato, al contrario delle gouache che asciugando diventano più chiare se sono scure e più scure se sono chiare.

Poi è estremamente semplice creare bordi sfumati, e nello stesso tempo di un dipinto a  gouache si riesce a fare un dipinto ad olio più grande. 

Infine il colore rimane utilizzabile sulla palette per giorni, mantenendo la stessa consistenza. Al contrario delle gouache che asciugano sulla palette durante la sessione di pittura e vanno costantemente tenute umide.

Ecco quindi i primi dipinti che ho realizzato ad olio. Uno è lo stendino in giardino, ed è la primissima prova che ho fatto con i colori a olio.

L’altro è una cascina che ho dipinto in un punto in cui ero andato perché di sera c’è una vista meravigliosa sulle colline. Ma dato che era mattina le colline erano nascoste dal controluce e dalla foschia e ho ripiegato su questo soggetto.

È stato un ottimo aprile per le mie sessioni di pittura. Alcune di queste le ho filmate, e man mano le aggiungerò al mio canale YouTube per farvi vedere il procedimento.

A poco a poco il canale sta crescendo, dai 120 iscritti di quando lo usavo sporadicamente è salito a quasi 600, e spero di vederlo ancora crescere perché per me significa che alcuni di voi lo trovano utile per il proprio percorso artistico. Se vi va, vi potete iscrivere qui.

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