Da qualche tempo ho in testa i dipinti di Chauncey Foster Ryder, un pittore postimpressionista americano di fine ottocento/inizio novecento.
Il suo stile è vivace e spontaneo, mi attrae l’uso che fa delle macchie di colore che mette una accanto all’altra in modo da tenere l’occhio dello spettatore sempre in movimento.
Il problema principale quando ho poco tempo per dipingere è trovare un soggetto che mi ispiri. Frugo nella galleria del telefono o nelle cartelle del PC e dopo mezz’ora desisto e faccio altro.
Per cercare di risolvere questo problema ho iniziato a dedicare la mattina o la sera a dei soggetti molto comuni e assolutamente non interessanti, ma che sono molto utili come esercizi di pittura.
Apro la dispensa della cucina e scelgo dagli armadietti dei prodotti più o meno a caso, li metto sul tavolo e inizio a dipingerli.
Ho realizzato un altro studio di un’opera di Joaquín Sorolla.
Questa volta l’opera che ho studiato è Paseo a orillas del mar, realizzata nel 1909. I soggetti sono la moglie Clotilde e la figlia maria che passeggiano in riva al mare.
Ieri sera ho realizzato uno studio di un’opera di Joaquín Sorolla, il famoso artista spagnolo vissuto tra il 1863 e il 1923.
L’opera che ho studiato è Baño en la playa, realizzata nel 1908. Raffigura una donna o una ragazza con un bambino sulla battigia mentre arriva un’onda.
Ho dipinto questa fabbrica in una giornata nuvolosa. Ero alla ricerca di una composizione interessante senza che il soggetto fosse necessariamente piacevole da vedere. Ho realizzato un paio di studi in bianco e nero a cui ho fatto riferimento mentre dipingevo, si vedono in basso nella foto.
In primavera il giardino è pieno di merli. Mi ha sempre attratto il loro colore nero molto pieno, in contrasto con il giallo del becco. Il loro colore così scuro e privo di dettagli evidenzia molto la loro sagoma, che si nota chiaramente mentre saltellano sul prato alla ricerca di insetti e vermi da mangiare.
Da qualche giorno ho scaricato l’app BirdNET, sviluppata dall’Università Cornell (dove l’ho già sentita?), che permette di registrare identificare gli uccelli registrando i loro versi.
Ho iniziato a fare attenzione al loro verso una volta che ho imparato a riconoscerlo e mi rendo ancora più conto di quanto i merli siano numerosi e presenti durante tutto il giorno. Hanno un canto molto musicale, spesso riesco a seguire il suono fino a trovarli sui tetti o sulle antenne TV di casa mia e dei vicini.
Ne ho disegnato uno ad aquerello, partendo da una foto che ho trovato su eBird.
Oggi ho dedicato un paio d’ore allo studio di Land of the Golden Fleece, un dipinto del 1926 del pittore australiano Arthur Streeton.
L’aspetto che mi colpisce di più dei dipinti di Streeton è la luce, che appare sempre molto forte. I suoi dipinti del paesaggio australiano non spingono mai troppo sui toni delle ombre, che rimangono dei mezzitoni, anche se piuttosto scuri.
Una delle cose che mi attrae della pittura è l’idea di passare del tempo all’aria aperta a spalmare una sostanza cremosa su un foglio di carta. Se chiedessi a un po’ di persone di immaginarsi un pittore nell’atto di dipingere, credo che la maggior parte penserebbe a un pittore che dipinge en plein air.
Questo modo di dipingere è probabilmente sempre esistito, ma è diventato comune nel corso dell’800, quando i colori furono messi in commercio in tubetti e diventò molto facile trasportare fuori dallo studio l’attrezzatura per dipingere. Tra le correnti artistiche che hanno reso famosa la pittura en plein air c’è l’impressionismo, che nacque in quegli anni e i cui esponenti avevano tra i loro obiettivi lo studio della luce e del colore.
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni
Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.