Stamattina sono andato a fare due passi in campagna alla ricerca di un soggetto da dipingere.
Dalla finestra di casa si vedono le Alpi in lontananza, e mi intriga il modo che hanno di confondersi con il colore del cielo. Anche nelle giornate limpide in cui la loro sagoma è distinguibile, sono talmente lontane che l’aria tra me e loro le rende vaghe e azzurre, in un esempio perfetto di prospettiva aerea.
Per preparamri all’uscita ho fatto uno studio in una pagina di uno sketchbook. Lo schizzo che vedete misura circa 10x6cm. Lo schizzo più piccolo invece è un studio di una nuvola, viene da un fotogramma di un film e misura circa 5x3cm.
Quello che volevo ottenere da questa sessione en plein air erano tre cose in particolare:
- Il senso di distanza delle montagne e la sottile varietà di colori che l’occhio percepisce vedendole dal vivo;
- Rendere in modo credibile e corretto la qualità dei bordi degli oggetti, osservandoli bene dal vero e cercando di riprodurli con il pennello;
- Organizzare le tonalità della scena in modo interessante e coerente con quello che vedevo
Qui sotto potete vedere tre fasi intermedie del lavoro e l’organizzazione del mio cavalletto. La parte di legno l’ho costruita io seguendo il progetto di James Gurney, ne ho parlato in questo articolo.
Questo invece è il dipinto finito. Per quanto riguarda i bordi, ho cercato di mantenere morbidi i cambi di colore e tonalità sulle montagne. La parte in ombra delle cisterne ha i bordi netti quando incontra parti illuminate, ma nella cisterna più a destra, oltre la casa, la parte destra dell’ombra si perde con la zona scura degli alberi.
Un altro bordo morbido l’ho ottenuto con il tetto conico della cisterna appena a sinistra della casa, che aveva una tonalità molto simile a quella delle montagne sullo sfondo. Un bordo invece molto netto si trova sulle altre tre cisterne che si stagliano contro gli alberi.
Come organizzare i valori tonali
Il dipinto è diviso in 5 valori tonali principali, che ho cercato di raggruppare in modo che tutta la scena fosse leggibile. Lo si può vedere eliminando la saturazione.
Nell’immagine qui sotto ho campionato i 5 valori tonali che ho utilizzato, indicando con il numero corrispondente le zone in cui li ho usati.
Per decidere dove usare ogni valore è bastato socchiudere gli occhi mentre guardavo la scena dal vivo e cercare di capire quali oggetti avessero la stessa tonalità, eliminando i dettagli.
La tonalità più chiara (1) è quella del cielo, che è anche la stessa delle parti illuminate delle cisterne.
La seconda tonalità è quella delle montagne, che era simile a quella dei tetti delle cisterne. In questo modo sono riuscito a creare il bordo morbido tra la cisterna centrale e le montagne dello sfondo.
La terza tonalità è quella dei campi in primo piano.
La quarta tonalità erano le ombre più chiare degli alberi e il tetto della casa.
La quinta tonalità erano le ombre più scure della scena.
Ho impostato questa suddivisione fin dall’inizio, e ho dipinto cercando di mantenere questo schema per rendere il dipinto finale gradevole e leggibile.
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