Qui trovi tutti gli articoli di questa serie sul ritratto.
Credo che “confusione” sia la parola che descrive meglio questa seconda giornata di imparare a disegnare ritratti.
La prima lezione del corso si occupa di definire la struttura del volto. Partendo da un cerchio che definisce il cranio e un paio di linee che lo collegano al mento definendo le mandibole, si vanno man mano ad aggiungere altre linee che decrivono il ritmo delle ossa e della muscolatura della faccia, fino ad arrivare a definire la struttura di base su cui poi si possono disegnare i dettagli.
Nel corso viene spiegata una versione leggermente semplificata dell’astrazione di Reilly, una tecnica sviluppata da Frank Reilly che permette appunto di definire l’impalcatura su cui costruire un volto.
Il compito per questa prima settimana di lezione è di disegnare dal vivo due viste (frontale e di profilo) del proprio volto o quello di un amico/parente/modello.
Il problema è che la lezione non spiega nel dettaglio come arrivare a riportare le proporzioni iniziali, quindi per i completi principianti è molto facile sbagliare o perdersi dei pezzi.
Integrazioni al corso per disegnare ritratti
Data la confusione iniziale, ho deciso di fare un passo indietro per capire meglio come disegnare la struttura di base e le proporzioni.
Sono andato a recuperare un video di Proko che spiega le basi:
E mi sono anche affidato al libro di Andrew Loomis per capire meglio la costruzione di base del volto.
Drawing the Head and Hands
Ho riempito un paio di fogli di queste strutture molto semplici, esercitandomi a disegnare cerchi e linee in modo leggero e veloce.
Continuerò a fare questi disegni veloci, non solo a casa ma anche quando sono in giro, su uno sketchbook, per memorizzarli ed essere in grado di disegnarli senza usare riferimenti da copiare.
Per finire gli esercizi della giornata ho disegnato un mio profilo partendo da una struttura come queste, cercando di adattarla alle proporzioni della mia testa.
È ancora tutto molto sproporzionato, ma sia il corso che altri tutorial che ho seguito mi hanno rassicurato dicendo che ci vorranno decine se non centinaia di schizzi prima di capire meglio le proporzioni giuste, e che solo con la pratica ed il tempo si riuscirà a riprodurle con più naturalezza e velocità.
Credo che questa prima settimana di lezione sia una delle più importanti, in quanto se si sbagliano le proporzioni del volto non c’è ombreggiatura o colore che potranno sistemare gli errori. Non devo correre, ma impiegare tutto il tempo necessario e la giusta concentrazione per capire molto bene questi primi concetti.
Una nota sul carboncino
Non ho mai usato prima d’ora carboncini o matite a carboncino. Sono strumenti incredibili nella loro semplicità e mi sto divertendo molto a scoprirli. Sporcano tantissimo e le mine si spezzano facilmente, ma la sensazione quando li utilizzo sulla carta è fantastica, così come il tratto nero intenso che riescono a lasciare sul foglio.
Newsletter, Canale Telegram e Commenti
Iscriviti alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti del blog! Ti arriverà una mail al mese con gli ultimi post pubblicati. Potrai cancellarti quando vuoi.
In alternativa, puoi iscriverti al Canale Telegram, da cui puoi uscire quando vuoi: https://t.me/disegnintasca (più info in questo articolo)
Puoi commentare l’articolo nella sezione commenti in fondo alla pagina.
Questo post potrebbe contenere link di affiliazione. Per saperne di più
Lascia un commento