Quasi arrivati

Lo scorso weekend passeggiavo con amici lungo l’argine del Ticino vicino a Pavia.

Era tardo pomeriggio quando arrivammo in un punto della strada da dove si vedeva il profilo della città, con la cupola del duomo che svettava sulle case.

La vista mi ispirò immediatamente, e scattai qualche brutta foto con il telefono per poterla usare come riferimento per il dipinto che avevo in mente, questo:

Questa invece è la foto che ho preso come spunto, e che ho interpretato liberamente. Quello che mi piace della foto è la posizione delle due persone e la strada che conduce dritta sotto la cupola.

Per cominciare ho realizzato un piccolo studio in bianco e nero. Nella foto la città è troppo lontana e troppo pianeggiante, si perde il senso di verticalità dato dalla cupola, dai campanili e dalle numerose torri che esistono ancora in città.

Ho modificato quindi la composizione posizionando la cupola alla cima di un triangolo composto dai tetti delle case della città.

Ho fatto poi una prova colore per dare più varietà al cielo ed enfatizzare la luce calda del tramonto. In questo caso il risultato non era caldo come volevo, e ho quindi tenuto a mente di aggiungere più giallo e ocra durante la pittura del dipinto finale.

Ho iniziato il dipinto colorando il cielo, partendo da un tono ocra e scendendo verso il rosso, passando dal blu oltremare.

Poi ho colorato la strada, i campi e la fila di alberi davanti alla città.

Per ultimo ho lasciato la città. Ho iniziato passando un leggero strato di ocra su tutta la sagoma, per scaldare le alte luci.

Poi, quando la prima stesura era asciutta, ho sagomato le ombre partendo dall’alto e lasciando che il colore si distribuisse liberamente.

Il foglio era inclinato quindi l’acqua era libera di scorrere verso il basso trascinando con sè i pigmenti, che grazie alla trama pressata a freddo della carta Arches, rimanevano incastrati in piccoli affossamenti creando una fantastica granulazione.

In questo dettaglio si vede chiaramente la cascata di pigmento blu nelle zone dove è scesa l’acqua.

Per ultimi ho dipinto i personaggi, che sapevo sarebbero state due sagome scure a cui avevo riservato uno spazio circondato da colori più chiari (i loro corpi non si intersecano con la città, ma sono circondati dagli alberi chiari dello sfondo).

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