Disegni in Tasca

Blog di Urban Sketching e Disegno

Questo dipinto è una merda

Parliamo di fallimenti e frustrazione quando si dipinge o si disegna.

Ogni volta che mi metto a dipingere si avviano due meccanismi mentali. Uno è l’ispirazione e il senso di anticipazione di vedere il dipinto finito con successo, l’altro è la sensazione che il dipinto non mi riuscirà.

Mi rendo conto che questa sensazione spesso mi fa passare la voglia di provarci, e finisco con il fare altro, come in questo momento in cui ho deciso di scrivere un post.

Una piccola borsa per lo sketching di tutti i giorni

Di recente vi ho parlato del mio kit minimale per fare piccoli sketch con la brush pen con inchiostro ad acqua. Di solito lo metto nello zaino che uso per andare a lavoro, o nello zaino da trekking quando sono in montagna.

Mi serviva però una soluzione per portarlo in giro tutti i giorni, magari nei weekend quando si fa un giro in città, o la sera nei pub con gli amici.

Cercavo qualcosa di piccolo, che potesse contenere almeno uno sketchbook A5 e lo stretto indispensabile di cancelleria, ma che riuscisse a tenere anche uno sketchbook più piccolo e il necessario per lavorare con acquerelli e gouache.

Dipingere studi tutti i giorni con la brush pen

Di recente ho acquistato un piccolo sketchbook e una brush pen con inchiostro a base d’acqua per fare piccoli studi in bianco e nero tutti i giorni, quando sono in giro.

Come impostare lo schermo in bianco e nero per studiare dipinti

Quando inizio un dipinto, la prima cosa che faccio è un piccolo studio tonale in bianco e nero a matita.

Ne ho già parlato, ed è un passaggio fondamentale per capire se il dipinto finale funzionerà e se la composizione sarà abbastanza leggibile.

Il canale Telegram di Disegni in Tasca

Ho aperto il canale Telegram di Disegni in Tasca.

Ogni volta che pubblicherò un articolo del blog, arriverà a tutti gli iscritti (è assolutamente gratuito) un messaggio sul canale con il link diretto all’articolo.

Qualche dipinto autunnale

Ecco qualche dipinto autunnale che ho realizzato negli ultimi giorni, utilizzando solo le gouache.

Dipingere luoghi brutti, ovvero perchè in Giappone non hanno il deodorante

Se penso ad un luogo ideale da dipingere, immagino una scogliera sul mare o un sentiero di montagna, la campagna al tramonto o il panorama di una città.

Mi immagino seduto su un prato o su un muretto a godermi l’atmosfera mentre traccio qualche linea a matita su un foglio di carta e spennello i colori tentando di catturare la luce e l’emozione del momento.

Eppure questo tipo di luoghi rischiano spesso di sembrare un clichè, e serve prendersi una pausa da questi soggetti per apprezzare i luoghi quotidiani, i luoghi monotoni, senza personalità, o semplicemente i luoghi brutti.

Ritorno a Monkey Island

Qualche settimana fa ho giocato al nuovo capitolo di Monkey Island, uscito a settembre 2022 dopo 31 anni dal precedente episodio firmato dall’autore originale della serie, Ron Gilbert.

Lui stesso ne aveva annunciato l’uscita il 1° aprile, facendo credere al mondo che si trattasse di uno scherzo. Tre giorni dopo ha confermato che Return to Monkey Island sarebbe uscito a settembre.

Notti di Tokyo. L’arte del disegno di Mateusz Urbanowicz – Recensione

Notti di Tokyo è un libro del 2019 di Mateusz Urbanowicz, pubblicato in italia a marzo 2022.

Me l’hanno regalato di recente e lo sto sfogliando con calma. Osservando ogni pagina mi perdo nei vicoli e nelle strade deserte di una Tokyo notturna che per ho avuto la fortuna di vivere qualche anno fa.

Ecco una breve recensione di Notti di Tokyo:

Diario di viaggio: sketching in Sudafrica

Come ogni anno ho disegnato il diario di viaggio delle vacanze con Eva, che ha scritto i testi. Quest’anno la meta è stata il Sudafrica: potete usare il diario come ispirazione per il vostro prossimo viaggio, oppure sfogliarlo per esplorare da lontano questa bellissima nazione.

Sarò piuttosto scarno sulla descrizione delle attività delle varie giornate, che potrete leggere direttamente nelle scansioni delle pagine, e concentrerò i miei commenti sulle scelte che ho fatto per i disegni.

Cominciamo dalla copertina, che ho disegnato una volta rientrato a casa. Una cosa che ci ha subito colpiti è stata la lingua delle giraffe e il modo in cui la utilizzano per strappare le foglie dai rami. Ho esagerato questa caratteristica di lunghezza per comporre il titolo con la lingua della giraffa e un rametto di una pianta.

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