Ormai siamo nel pieno del #30x30DirectWatercolor 2020 e la mia vita serale è risucchiata da questa challenge. Starò imparando a dipingere con gli acquerelli, almeno?
L’ultima illustrazione
Il disegno di lunedì è una fanart di The Legend of Zelda: Link’s Awakening. È la mia interpretazione dello stesso soggetto disegnato lo scorso autunno dalla fantastica Trudi Castle (@lady_tea).
Gli ultimi tre giorni della scorsa settimana mi ero dato all’illustrazione con le caricature della Famiglia Pesciale Britannica, che ho dipinto partendo da alcune foto di riferimento.
Per questo disegno invece ho provato a inventarmi l’inquadratura della scena e il movimento dei personaggi partendo da zero.
Il risultato mi piace: e stato molto divertente e rilassante dipingerlo e l’effetto ottenuto è quello che avevo in mente. È stato utile per imparare a gestire una posa strana del personaggio (testa completamente all’indietro e talloni puntati a terra tentando di frenare) e lavorare con le linee di forza per trasmettere il senso di tensione e sforzo di tenere BowWow al guinzaglio!
Stavo andando fuori tema
Mi sono reso conto di stare deviando un po’ troppo dal vero spirito di #30x30DirectWatercolor, che prevede di dipingere senza un disegno preparatorio. Questa breve parentesi di illustrazioni mi è servita sicuramente a gestire meglio l’acquerello, ma ho deciso che questa settimana dipingerò sketch ad acquerello più spontanei e focalizzati sul gioco tra luce e ombra per definire le forme. Il soggetto ideale sono gli edifici.
Per fare una transizione da un tema all’altro ho scelto come primo soggetto Kanalet Castle, sempre preso da Link’s Awakening.
Premetto che il primo errore e stato dipingerlo senza nessuna immagine di riferimento. Il risultato mi lascia dubbioso: i colori sono un po’ troppo spenti e la composizione non è il massimo. Mancano anche un po’ di dettagli, ma, appunto, mi sono inventato la prospettiva e ho costruito la scena da zero.
Cosa c’e di positivo? Mi è stato sicuramente utile per ragionare sulla dinamica della luce, dato che senza una foto mi sono dovuto immaginare dove la scena era illuminata e dove invece era in ombra.
Mi sono anche divertito a lavorare con lo spazio negativo, cioè usare lo sfondo e il contrasto tra zone scure e zone chiare per definire la forma degli oggetti (l’erba davanti al ponte, i bordi illuminati del ponte).
Cabin Porn
Se ancora non conoscete Cabin Porn, fermatevi un attimo e andate subito a vederlo. È un Tumblr creato da uno dei fondatori di Vimeo nel 2009, e raccoglie immagini di baite e casette di legno nei boschi di tutto il mondo.
Per il resto della settimana ho deciso quindi che Cabin Porn sarebbe stato il tema perfetto per il #30x30DirectWatercolor di questa settimana. Ho dipinto qualche immagine presa dal loro sito, e qualcosa dai miei giri in campagna e in montagna.
Questo è il primo, una cappella nei boschi ungheresi. Ho prima fatto uno schizzo veloce per definire le tonalità, e poi ho dipinto la versione ingrandita.
Questa invece è una cascina in Lomellina, vicino a casa. Ho fatto una foto durante un giro in bicicletta e la sera l’ho dipinto. Mi piace per la spontaneità e velocità di esecuzione, prorpio come dovrebbe essere per la filosofia del #30x30DirectWatercolor.
Questo rudere l’ho dipinto dal vivo durante una passeggiata in montagna al Monte Crocione. Se volete leggere del giro, ho scritto un articolo completo!
Quest’altra baita è presa da Cabin Porn, ho cambiato però lo sfondo per renderlo cielo.
Questo è un acquerello un po’ più studiato, prendendo spunto dai lavori Artorn Budseetada. Sono partito da una miniatura a matita per identificare luci e ombre, e ho usato la parte sinistra del foglio per fare qualche prova di colore prima di stenderlo sul dipinto vero e proprio.
Tiriamo le somme
Questa settimana è stata meno impegnativa a livello di tempo rispetto a quella passata. Sono tornato a dipingere con uno stile un po’ più spontaneo e mi sto concentrando sulla luminosità della scena, più che sul colore.
Ho capito che un’immagine anche in bianco e nero con il giusto contrasto tra luci e ombre è molto più efficace di un’immagine a colori ma con poco contrasto.
Bella scoperta! Avrei già dovuto saperlo dato che mi occupo di video e foto da anni.
Il fatto è che con una foto vedi subito com’è illuminato il soggetto, e puoi illuminarlo meglio e rifare, con un disegno o dipinto il timore è di calcare troppo la mano e rovinare tutto, quindi tendo sempre a stare leggero e caricare man mano il colore, con il problema che più strati metto, più il dipinto diventa opaco.
C’è ancora una settimana di #30x30DirectWatercolor per imparare qualcosa di nuovo!
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