Blog di Urban Sketching e Disegno

Diario di viaggio: disegnare alle Azzorre

Come da tradizione, anche quest’anno io e Eva abbiamo realizzato il diario di viaggio delle nostre vacanze. Questa volta era il viaggio di nozze (!) e la meta sono state le isole Azzorre.

I precedenti diari di Giappone, Sudafrica, Corsica, Paesi Baschi e Paesi Baltici, li trovate in questa pagina.

In questo articolo potrete vedere i disegni di tutte le pagine del diario e seguire tappa per tappa il nostro viaggio alle Azzorre. Magari vi può servire come spunto per un vostro futuro viaggio.

Come sempre i disegni sono miei e il testo è di Eva. In fondo all’articolo c’è anche un video ad alta risoluzione in cui sfoglio il diario pagina per pagina, per avere un’idea di com’è il risultato finito, dato che le immagini non rendono giustizia. Buona lettura!

11 giugno 2024 – Faial

Eccoci ripartiti, ma questa volta ci siamo anche sposati! Ha quindi inizio il nostro viaggio di nozze alle AZZORRE. Siamo così fortunati che ci hanno cancellato il primo volo, siamo quindi stati ricollocati su un nuovo volo il giorno dopo con uno scalo stupido che ci fa arrivare a Lisbona alle 22 e il secondo volo alle 8 di mattina del giorno dopo. La compagnia aerea non ha più camere libere negli alberghi convenzionati per cui troviamo per un pelo una stanza, letteralmente fuori dall’aeroporto, doccia, nanna, colazione a buffet ♥️ e si VOLAAA.

L’arrivo è a FAIAL, prima isola da noi prescelta, e dall’aereo sorvoliamo Pico con la sua vetta (vulcano spento) di 2300mt che ci passa letteralmente accanto al finestrino, che wow. Atterriamo ad Horta e prendiamo la macchina a noleggio: giorno 1 e io non voglio già più tornare a casa, la natura è meravigliosa! Tutto verdissimo, rigoglioso, fiori e piante enormi ovunque, mucche, capre, pecore nei pascoli e mare immenso blu, zero traffico. È questo il paradiso?

L’isola è così piccola che si attraversa in un’ora. Il posto in cui dormiamo queste prime notti è una casetta di legno senza porte con tende e zanzariere, immersa nelle palme e alberi, che PACE.

Una volta sistemati facciamo un giro per Horta, camminiamo lungo il porto dove tutti quelli che arrivano dal mare lasciano un disegno ricordo con data, nome barca, equipaggio e tratta, affascinante!

La cittadina è tranquilla e troviamo un posticino per pranzo in un mercato coperto con un panino ottimo e caffè e torta “lava” (extra fondente e arancia)molto bbbona. Recuperiamo una cena al supermercato, ci cambiamo e andiamo alla volta del… Caldeira do Cabeço Gordo, la montagna più alta dell’isola, che poi è uno stratovulcano. Si arriva in cima e si vede il cratere enorme dall’alto. Tutto è verdissimo anche qui! Abbiamo fatto le due ore di trekking che percorrono tutto il perimetro, un po’ strapiombo cratere, un po’ vista mare, una discreta fatica sali-scendi ma tempo perfetto e panorami mozzafiato.

Per concludere affrontiamo delle strade pazze sterrate per arrivare al faro di Ponta dos Capelinhos, in realtà dismesso dal ‘57 a causa di un’ultima eruzione vulcanica. E qui si vede, è area ad interesse geologico, di colpo tutto nero lavico e ciottoli che si sgretolano come il carbone di zucchero della calza della befana. Dopo un’esplorazione, ceniamo al sacco vista mare e tramonto e finalmente casa (tenda con pareti di legno), doccia e riposo! Al rientro un bellissimo Pico al tramonto (vedi pag. prima) e pace e silenzio dei pascoli.

12 giugno 2024 – Faial

Sveglia e super colazione ♥️ arriva nella nostra tenda-casetta un cesto di vimini con dentro un sacco di cose buonissime. Ci spostiamo nella zona nord dell’isola per raggiungere il posto che in mattinata ci fa diventare dei perfetti esploratori a cavallo! Avevamo scelto l’escursione di gruppo ma ci siamo solo noi quindi diventa un giro intimo tra noi e la guida. Ci scegliamo i cavalli e Jack entra in sintonia con il suo che vive la vita con zero sbatti e magna continuamente le piante.

Mangiamo a pranzo in un baretto trovato in zona che sembra un super disagio, mezzo sgangherato e comunicante con un mini market e veniamo colpiti dalle porzioni portoghesi: un’insalata di polpo di antipasto a 5€ vale tipo 4 porzioni. Il mio spada alla griglia è praticamente un pesce intero! Dopo pranzo ci viene una botta come se fossimo stati drogati e ci spostiamo verso il museo sotterraneo che c’è al faro che abbiamo visitato ieri, è il Centro de Interpretação do Vulcão dos Capelinhos e spiega come funzionano i vulcani e ha tutto un affondo storico sull’eruzione del ‘57-58 che ha portato alla nascita di questo nuovo pezzo di isola. Affascinante!

Cenetta leggera vista mare e tramonto super relaaax e poi gioco in scatola nel salottino comune.

13 giugno 2024 – Faial

Mattinata più lenta, che inizia sempre con il meraviglioso cestino della colazione che ci consegnano alla tenda ♥️. Ci avviamo poi al punto panoramico del Monte da Guia, un promontorio sulla cittadina di Horta. Ovunque c’è sempre una grande pace e la natura è meravigliosa. Scendendo ci fermiamo alla Fábrica da Baleia de Porto Pim, una vecchia fabbrica, ora adibita a museo, di lavorazione delle balene, caccia che al tempo era molto redditizia per gli abitanti delle Azzorre. L’affondo storico era molto interessante e nel museo c’era uno scheletro intero di capodoglio. Hanno le dita delle mani nelle pinne ♥️ oggi la caccia alla balena qui è ovviamente vietata!!

A pranzo abbiamo mangiato i paninetti avanzati dalla colazione e ci siamo poi spostati prima a vedere una chiesa e un fatro mezzi crollati dall’ultimo recente terremoto e poi alla Praia da Fajã, una spiaggia vulcanica dalla sabbia nera con alle spalle il versante roccioso ma pieno di piante super verdi. Siamo così esploratori che mi spacco un ginocchio scivolando sui gradini di accesso e ora ho una crosta sanguinante. Poi bagno e defaticamento in nudismo, non c’è nessuno!

Dopo la spiaggia decidiamo di fare una spesa e cenare con un pesce a casa. Senza capirlo ho comprato un vino locale da 15€ OPS GOURMET. Dopo cena nuovi giochi in scatola in sala comune e nanna con una piacevole pioggia.

14 giugno 2024 – Pico

Sveglia presto e ci dirigiamo al porto per imbarcarci in traghetto direzione isola di Pico. Le due isole sono molto vicine e io ormai sono un lupo di mare… oltre a questo tra le onde della barca è saltato fuori un delfino! Che bellezza. Al porto è un disagio capire dove recuperare le valigie (aiuto a volte è veramente tutto così sgarrupato!) e prendiamo il nostro nuovo bolide a noleggio e ci avviamo alla nuova casetta.
Essendo in anticipo ci fermiamo a dare un occhio ai muretti neri che fanno da filari per le viti e scopriamo che grandi parti dell’isola sono tutte così! Sassi neri a non finire, sfondo mare blu e viti anarchiche verdi tra i sassi, è tutto diversissimo dall’isola di prima, che fascino!!

Arriviamo quindi alla nuova casetta di questi giorni e ne rimaniamo di nuovo innamorati. È una casettina minuscola tutta bianca, anche questa inserita tra i muretti neri e vigneti, in sfondo davanti vista mare, dietro vista monte Pico! Nota di merito, c’è anche una piccola piscina comune per queste casette.
Qui inizia il nostro delirio di preparazione atletica perché nella notte abbiamo il ritrovo alle 1:20 a.m. per la salita notturna al Monte Pico (2351mt) per andare a caccia dell’alba. Pranziamo in un posto che è un bar da Fantozzi e alle 15:30 andiamo a dormire chiudendo tutte le tende. Ci svegliamo alle 19, preparazione, passeggiatina, cena e a mezzanotte ci avviamo per il ritrovo che è al punto di partenza a 1000mt circa.

PICO A NOI DUE NON TI TEMIAMO (scherzo, sì.)

15 giugno 2024 – Pico

Ritrovo alle 1:20 alla “Casa della Montagna” ovvero il punto base di ingresso all’area della riserva e di passaggio obbligato per chi vuole fare l’escursione al Pico. Appena il gruppo è pronto (siamo 9 + una guida) e attrezzato di torce frontali e bacchette partiamo! La salita sei sente subito e la guida scanna per bene. La cosa bella è che detta i tempi e le “tappe” decidendo quando fare delle tappe pausa o quando proseguire. Il buio è totale e la stellata meravigliosa con via lattea. Pian piano il terreno diventa sempre più accidentato ma tutto rocce, pietre e rocce. Nella salita facciamo fuori noci e cioccolato e sudiamo come cammelli.


A parte qualche pezzetto da gambe molli perchè un po’ precario, la salita è una vera avventura. Il Pico si innalza nel nulla e quindi la vista è a 360° sul mare intorno. Sembra di salire su una cosa altissima nonostante la cima sia solo 2300mt! Intorno alle 5 arriviamo nel cratere – pipì al buio nel cratere – e partiamo con mega adrenalina per l’ultima parte di scalata che è il cucuzzolo dell’ultima eruzione, IL PIQUINHO. Ormai siamo delle capre di montagna, tanto che quando la guida ci dice che siamo arrivati a un punto in cui dobbiamo lasciare le bacchette e proseguire con le mani nessuno fa una piega e mangiamo le rocce. Arriviamo in cima!

La vista è incredibile anche se il sole non è ancora sorto. Siamo sopra le nuvole!! Nel giro di un’ora esplode l’alba e che spettacolo, facciamo colazione con panino e caffè caldo. Poi un paio d’ore dopo si ride perché le tre ore di discesa sono mortali. Le gambe sono di marmo! Teniamo botta fino alla fine e con soddisfazione volo per terra all’ultimo metro dall’arrivo… ho un braccio sfasciato con livido blu come questa alba.

Svegli ormai da 24h moriamo in piscina, cotti e soddisfatti dell’impresa, un’avventura incredibbbile!

16 giugno 2024 – Pico

Questa mattina sveglia con maggiore calma per recuperare la giornata impegnativa di ieri, colazione e ci avviamo verso la costa nord dell’isola, fermandoci a visitare il paesino di Lajido. Le casette sono troppo carine tutte di sassi, con le finestre e i cancelletti o rossi o verdi. Il clima è super nuvoloso, che rende a tutto un certo fascino, con il mare mosso e le spianate di scogliere nere. Sul lungomare ci sono un sacco di colate di lava seca che mi fanno impazzire perché dall’aspetto sembra molle, wow.
Visitiamo un piccolo museo sull’attività vitivinicola della zona e torniamo a Madalena per pranzo.

Nota simpatia, un sacco di casette nella zona di Lajido avevano dei forni microonde appoggiati all’ingresso come cassette della posta, cose strane. Pranzo in un ristorante vicino al mare dove magnamo dell’ottimo polpo e spiedini di pesce (qui amano molto l’aglio), poi passeggiata digestiva, nel frattempo il meteo è cambiato ancora e c’è il sole. Ci spostiamo nel pomeriggio di nuovo in zona montanare per visitare la Furna do Frei Matias, un tunnel camminabile da parte a parte in cui scorreva la lava. Questa cosa dei vulcani qui è totalmente incredibbile!
Rientro con defaticamento in piscina e cenetta a casa, non ho ancora scritto quanto è bello che qui non esistono le zanzare!?

17 giugno 2024 – Pico

Questa mattina sveglia presto e pronti per una prova di coraggio! (io, quantomeno). Alle 8.20 abbiamo appuntamento al porto per un briefing cetacei in vista dell’uscita in mare che ci aspetta. E tutti sanno quanto io non sia un lupo di mare! Ma quant’è bello ondeggiare nell’oceano? Tre ore in gommone, olè!

All’inizio il mare è così mosso, e noi andiamo controvento, che sembra di essere su un’attrazione di Gardaland. Siamo in 10 su un gommone + un cane che è un vero lupo di mare e si chiama Pirata, seduti a cavalcioni su un posto sedile con davanti un manubrio a cui agganciarsi con le mani. Siamo con una cerata che Capitan Findus levati eppure arrivano secchiate d’acqua ovunque. All’inizio che sballo!

Primi avvistamenti al largo sono due gruppi di delfini che saltano ovunque e nuotano accanto al gommone e poi compare anche una megattera ♥️. Seguiamo coi capodogli, varie megattere e il momento più dolce un cucciolo di capodoglio curioso che scruta i gommoni e tira fuori tutto il muso dall’acqua. Meno dolce il fatto che quando si avvistano degli animali il gommone spegne il motore e si ondeggia con le onde. Io sono stata forte ma al cucciolo di capodoglio ho poi vomitato in mare! Scusate amici cetacei.

Ritorno di nuovo con le onde in faccia e poi finalmente bacio la terraferma. Pomeriggio giretto tra stradine di montagna dopo un pranzetto con le solite dosi oneste. Cena a casa nel nostro portichetto relax.

18 giugno 2024 – São Miguel

Questa mattina abbiamo salutato la nostra casetta zen tra i vigneti di rocce vista mare e abbiamo raggiunto il mini aeroporto di Pico per prendere il volo interno destinazione isola di São Miguel. Il volo è stato di quelli inquietanti con il mini aeroplano con le eliche con tutto che trema e fischia e nel giro di mezz’ora siamo atterrati.
Ritiro della nuova auto scassata a noleggio e check in nella nostra nuova stanzetta.

Sistemati puntiamo un baracchino roulotte che fa i panini da 3 a 5€ (sempre prezzi pazzi e dosi da orsi), come spesso grande disagio da gente e posto lercio con gatti malconci ma cibo ottimo, aah, gli ingredienti segreti!
A differenza delle due precedenti isole qui si vede che siamo in quella più grande, cittadine, strade a due corsie con strisce… però il decadimento e la povertà saltano sempre un po’ all’occhio.

Pomeriggio destinazione svacco alla Praia do Areal de Santa Bárbara, con onde enormi e sale. Ci infariniamo nella sabbia, jack come al solito sportivo delle onde e poi mini spesa e casa.

Cenetta in giardino. Domani affrontiamo i traumi con nuovo giro in gommone nel mare, quanto voglio bene all’oceano!

19 giugno 2024 – São Miguel

Sveglia traumatica all’alba questa mattina (classico che noi in vacanza non ci riposiamo mai) perchè alle 8 abbiamo il ritrovo al porto di Ponta Delgada per la seconda escursione in mare col gommone. Il tempo è dalla nostra e il mare è una tavola piatta ♥️♥️. Quindi nessun mal di mare per me oggi ma una marea di delfini! E qualche big cetaceo un po’ più timido, sempre molto affascinante questo oceano!

A pranzo ci fermiamo nella zona del porto per un pasto leggero, cosa che evidentemente per i portoghesi è impossibile fare! A me portano un baccalà di 25kg con sei cipolle e dieci peperoni e a Jack tipo un polpo intero, ok. Pitstop veloce a casa e poi ci dirigiamo a Caldeira Velha, un parco naturale che al suo interno ha delle pozze termali di varie temperature… la vegetazione intorno sembra la giungla! L’acqua è super ferrosa e puzza di zolfo, tutto bello viscidino ma che relax e mollitudine nell’acqua calda!

Che sballoooo! Cena gourmet nel nostro giardinetto e finalmente riposo, ci vogliono giornate più lunghe!!

20 giugno 2024 – São Miguel

Mattinata tranquilla, dopo colazione ci spostiamo verso Ponta Delgada per visitare una piantagione di ananas autoctoni, affascinante perché il frutto delle Azzorre, a differenza di quello della Costa Rica a cui siamo abituati, ci mette due anni ad essere pronto e rimane piccolino (quello della Costa Rica è pronto in 8 mesi!). Passiamo poi a Porto Formoso alla piantagione di tè, che pare essere il secondo no sbagliato, unico! posto in Europa dove lo producono commercialmente. Non male le piantagioni vista mare!! E poi ci hanno offerto una tazza di tè come degustazione. Clima sempre molto rilassato, due belle visite.
A pranzo facciamo uno stop per strada in un nuovo baracchino molto rilassato per un cachorro (hot dog) a 3€. Vita lenta e prezzi bassi.

Nel pomeriggio andiamo al Parque Natural da Ribeira dos Caldeirões, dove ci sono passeggiate tra torrenti, cascatelle, fiori, piante, fiori, fiori, io impazzisco! È sempre tutto curato e pulito e ci sono pochissime persone in giro, una pacchia!
Rientro passando dalla costa est che ha degli scorci meravigliosi, scendiamo e facciamo tappa a Povoação, dove ci svacchiamo in spiaggia a leggere al tramonto e poi ci mettiamo in un baretto lungomare a fare i finti sportivi mentre gioca l’Italia agli Europei, cenetta casuale con cosette del bar e poi rientro con dei colori di piante, cielo, mare surreali, e chi torna in pianura?!

21 giugno 2024 – São Miguel

Sveglia di buon’ora! Colazione nel nostro giardinetto (non ho ancora citato il nostro amore per il bolo levedo, un pane tipico azzorriano, super soffice e dolce/salato che stiamo mangiando a colazione con la marmellata di fichi, ma anche come panino nei trekking♥️), e partenza in direzione Furnas, parque Terra Nostra, un parco che ha al suo interno sia itinerari botanici che tre vasche termali, di cui una davvero enorme! Ci godiamo subito le vasche all’apertura, l’acqua è davvero calda e sembra di fare il bagno nella vasca. Questa volta l’acqua è arancione, non si vede nulla dentro (ogni tanto tocchi qualcosa con i piedi biiii) ed è ferrosa.
Mega relax, pressione sotto i piedi e i costumi sono così arancioni che quasi sono da buttare, ops!
Doccia e poi ci godiamo il parco.

A pranzo ci spostiamo da Tony’s dove avevamo prenotato qualche giorno fa, ristorante must per mangiare il Cozido, piatto tipico di Furnas che viene cotto ore dentro dei pentoloni che vengono inseriti in dei buchi nel terreno nella zona delle caldeiras, la città è infatti piena di fumine di zolfo, si trova nel pieno di un cratere di un vulcano dormiente. Pranzo top! Carni varie, patate dolci e verze stracotte con riso. Il risultato è però che siamo lobotomizzati dal cibo.

Per digerire nel pomeriggio ci spostiamo alla Lagoa das Furnas, parco sopra la città, con un lago, passeggiate ed altre caldeiras. Ci sentiamo pesanti come sassi ma passeggiare è un toccasana. Prima di rientrare troviamo un baracchino che fa assaggi dell’ananas del posto, che booono! E poi finalmente casa.

22 giugno 2024 – São Miguel

Sveglia presto con meteo incerto (fino ad oggi il clima è stato decisamente perfetto!) e ci spostiamo verso la punta ovest, verso Sete Ciudades, spostandoci al Miradouro Vista do Rei (vedi disegno!) come punto di partenza per la giornata di trekking.

Si vede nettamente che la città è dentro un cratere! A questa bellezza si aggiungono mille piante verdissime, solite fidate ortensie e tre laghi. Panorama incredibile!

Si cammina il primo pezzo sul crinale del cratere, mano a mano scendendo verso la città. Nel frattempo esce anche un bel sole caldo. La passeggiata è avventurosa e a scendere è così ripido che sento le ginocchia spappolarsi. Pausa pranzo al sacco vista lago e ripartiamo per concludere l’anello e tornare su. Salire è decisamente più wild! Il sentiero è tutto nel bosco, con una salita che non perdona e con dei punti mortali. Che bellezza! Svacco al punto panoramico, rientro a casa, doccia e ci concediamo una cena a Ponta Delgada (tonno spaziale!), poi due passi in città (che poi è un paesone e non esiste movida) e finalmente nanna. Gambe cotte ma molto soddisfatti 🙂

23 giugno 2024 – São Miguel

Ultima sveglia per ultima giornata isolana! La mattina il tempo è peggio di ieri, ci svegliamo con una pioggerellina fine. Decidiamo di avviarci comunque verso Rocha da Relva, l’ultima passeggiata che abbiamo puntato. È tutta lungo la costa e si scende fino al mare passando per dei villaggetti di vigneti e casette di sassi.

Anche qui ovviamente è un gran saliscendi e ci sentiamo dei muli. Esce il sole! Siamo felici il tempo sia dalla nostra per l’ultimo giorno e cozziamo come capre. I paesaggi sono anche qui spettacolari e mi innamoro di ogni casetta e ogni pianta. Come farò a tornare alla pianura?! Recuperiamo poi un pranzo al supermercato e mangiamo sul lungomare spostandoci alla spiaggia di Santa Barbara. E poi morte in spiaggia! Il mare oggi è decisamente perfetto, acqua di una temperatura ottima e sole pieno, mi spiaggio come un ramarro!! Che goduria. Nota importante ci sono delle onde bellissime che rendono il tutto più divertente.

Solero nuovo amore della spiaggia. 

E niente, cenetta nel nostro giardino e valigie. Non voglio tornare! Questo viaggio è stato sopra le aspettative, io sto qui, giao.

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  1. Jolanda Vacchini

    Bravissimi !
    È proprio quello che penso; perché il diario vi ricorderà sempre il vostro viaggio, anche nei particolari. Per me, leggere e apprezzare scritti e disegni vostri, è stata una novità assoluta, molto piacevole.
    Complimenti da una non viaggiatrice, e ancora Auguri a voi.

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