Ad aprile avevo iniziato a fare esercizi di pittura con le gouache: ogni sera, tornato da lavoro, eseguivo uno o più piccoli studi dei dipinti di Edgar Payne.
Dopo un’estate in cui ho tenuto un diario di viaggio ad acquerello e matite colorate, ho voluto riprendere gli esercizi con le gouache.
Il primo esercizio di pittura
Mentre con gli acquerelli la struttura dei miei lavori finiti è sempre un disegno a matita o a penna, con le gouache il risultato è un dipinto vero e proprio, reso comprensibile dalla sola contrapposizione di forme, ombre, luci e colori.
Il bello delle gouache è che, come tutti i colori coprenti, sono molto lavorabili e più gestibili rispetto all’acquerello, un esempio è il primo dipinto qui sotto:
In questo dipinto mi ero reso conto di avere utilizzato un colore troppo scuro peril cielo.
Se avessi lavorato con gli acquerelli il problema non sarebbe stato risolvibile, perchè i colori sono trasparenti e non è possibile applicare un colore più chiaro su uno più scuro.
Le gouache, in quanto coprenti (come anche i colori ad olio, o gli acrilici) permettono invece di coprire completamente un errore e rilavorare da zero una porzione del dipinto. In questo caso ho quindi potuto schiarire il cielo.
Ecco un video time lapse di tutto il procedimento, dove potete vedere le correzioni che ho applicato al cielo.
Il secondo esercizio di pittura
Con il secondo dipinto ho voluto esagerare i contrasti dell’immagine di riferimento, creando una contrapposizione molto forte tra la parte illuminata e la parte in ombra del soggetto.
In questo caso ho dipinto il cielo e il tetto, e solo in seguito ho aggiunto le nuvole con poche grandi pennellate.
Ho dovuto sforzarmi per ottenere questo genere di contrasto, perchè ho commesso il classico errore di concentrarmi troppo sul colore invece che sulla luminosità, e ho dovuto correggere in corsa i colori che avevo steso precedentemente.
Gli errori dei miei esercizi di pittura
Nonostante la soddisfazione che provo ogni volta che mi decido a fare qualcosa e a portarla a termine, ho commesso qualche errore nel realizzare questi due dipinti (un terzo dipinto è finito direttamente nel cestino).
Il primo errore è stato di concentrarmi troppo sui colori, per provare più che altro un nuovo set di gouache economiche che ho acquistato.
Il secondo errore è stato partire subito con un dipinto all’aperto, potendoci mettere poca concentrazione per il freddo e per un impegno che avevo da lì a breve.
Il terzo esercizio di pittura
Per questa ragione ho rispolverato libri e manuali per tornare agli esercizi fondamentali di pittura, ricominciando dallo studio in bianco e nero di dipinti di artisti professionisti.
Questo è il risultato di uno studio di circa 20 minuti di un dipinto di Scott L. Christensen.
Trovo che gli esercizi di pittura in bianco e nero siano rilassanti, perchè riducono a due le decisioni fondamentali da prendere:
- forma
- luminosità
Eliminando il colore, il cervello ha molte meno informazioni da elaborare, e il risultato è che lo studio si realizza velocemente e con risultati soddisfacenti.
Nelle prossime settimane mi concentrerò su questi brevi studi in bianco e nero, per poi passare a una palette di colori limitata, che andrò pian piano ad ampliare.
Potete iscrivervi alla newsletter per rimanere aggiornati, o seguire il profilo Instagram.
L’obiettivo è riuscire a realizzare dei dipinti più espressivi e decisi, meno dettagliati ma più dinamici come forme, pennellate e contrasti.
Newsletter e Commenti
Iscrivetevi alla newsletter per ricevere gli aggiornamenti del blog! Vi arriverà una mail al mese con gli ultimi post pubblicati.
Quali sono i vostri esercizi preferiti per rispolverare una tecnica che non eseguite da un po’ di tempo? Scrivetelo nei commenti!
Questo post potrebbe contenere link di affiliazione. Per saperne di più
1 pingback