Il problema principale quando ho poco tempo per dipingere è trovare un soggetto che mi ispiri. Frugo nella galleria del telefono o nelle cartelle del PC e dopo mezz’ora desisto e faccio altro.
Per cercare di risolvere questo problema ho iniziato a dedicare la mattina o la sera a dei soggetti molto comuni e assolutamente non interessanti, ma che sono molto utili come esercizi di pittura.
Apro la dispensa della cucina e scelgo dagli armadietti dei prodotti più o meno a caso, li metto sul tavolo e inizio a dipingerli.
Il primo soggetto che ho ritratto è stata una composizione di biscotti, marmellata, burro d’arachidi e carta da cucina™. Gli oggetti possono essere disposti a caso, ma va da sé che è molto più interessante cercare di disporli con un criterio estetico. Nel mio caso ho cercato sovrapporli l’uno con l’altro, cercando di evitare linee tangenti (cioè linee appartenenti ad oggetti diversi che si toccano senza che gli oggetti si sovrappongano). Anche l’illuminazione è molto semplice, la fonte di luce è molto diretta.
Il secondo soggetto dei miei esercizi di pittura è una bottiglia d’olio con saliera e pepiera di metallo. La sfida di questo tipo di oggetti riflettenti e traslucidi consiste nel concentrarsi sui colori e sulle forme percepite senza pensare all’oggetto o al materiale in sé.
Ho steso ogni pennellata senza pensare a cosa stessi dipingendo (il tappo, il collo della bottglia, l’etichetta), ma al colore e alla forma di ogni pennellata.
Le zone rosse della bottiglia sono quelle colpite direttamente dal riflesso del piano di legno su cui era appoggiata, quelle più scure sono ombre dovute alla densità dell’olio o dall’etichetta posteriore che bloccava la luce. La parte verde più chiara in cima alla bottiglia era una zona libera dal contenuto che quindi riusciva a far passare la luce tingendola di verde.
Non è stato necessario cercare tecniche per ricreare l’effetto del metallo o del vetro, il risultato è arrivato in automatico dipingendo una forma accanto all’altra così come le vedevo e semplificavo. Ho evitato di riprodurre le coste a spirale della bottiglia per questioni di tempo e di semplicità.
In entrambi i casi ho impiegato poco più di 1 ora per finire i dipinti, e 5 minuti per impostare i soggetti sul tavolo.
È un esercizio che vi consiglio assolutamente di provare. Vi troverete davanti a ostacoli come i colori sgargianti delle confezioni, i riflessi dei materiali, la prospettiva e le proporzioni degli oggetti.
Ma sono tutte situazioni che capitano sempre anche quando si dipinge all’aperto in condizioni meno comode e ideali che la propria cucina. Misurando scatole e barattoli sarà più facile capire anche le proporzioni e la prospettiva degli edifici. I riflessi sul metallo e le trasparenze del vetro saranno utili quando si dipinge l’acqua. Le pieghe e i cambi di direzione della carta dei sacchetti di biscotti sono esattamente gli stessi che si trovano sulle rocce di una scogliera o di una montagna.
Quindi insomma che vi devo dire, prendete la carta e i colori e provate questi esercizi di pittura che vi costano veramente poco sbattimento.
Se vi riusciranno bene avrete anche del materiale per fare dei quadretti da appendere in cucina. Buona pittura!
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