In primavera il giardino è pieno di merli. Mi ha sempre attratto il loro colore nero molto pieno, in contrasto con il giallo del becco. Il loro colore così scuro e privo di dettagli evidenzia molto la loro sagoma, che si nota chiaramente mentre saltellano sul prato alla ricerca di insetti e vermi da mangiare.
Da qualche giorno ho scaricato l’app BirdNET, sviluppata dall’Università Cornell (dove l’ho già sentita?), che permette di registrare identificare gli uccelli registrando i loro versi.
Ho iniziato a fare attenzione al loro verso una volta che ho imparato a riconoscerlo e mi rendo ancora più conto di quanto i merli siano numerosi e presenti durante tutto il giorno. Hanno un canto molto musicale, spesso riesco a seguire il suono fino a trovarli sui tetti o sulle antenne TV di casa mia e dei vicini.
Ne ho disegnato uno ad aquerello, partendo da una foto che ho trovato su eBird.
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