Nel bosco

Dopo qualche tempo senza matita in mano, ho trovato ispirazione nei boschi. E non sono certo il primo:

Con l’inizio di ottobre è arrivato il weekend delle castagne, momento che prediligo non tanto perchè è una scusa per mangiare come un cinghiale tra il picnic di mezzogiorno e l’inevitabile cena, ma perchè mi piace infrattarmi nei boschi fuori dai sentieri battuti.

Il bosco è un posto in cui tutto sembra uguale ed è un attimo perdersi, ma che in realtà nasconde un fracco di dettagli: sassi coperti di muschio che visti da vicino possono sembrare montagne in miniatura, microforeste di erba, città di insetti dentro i tronchi cavi di alberi caduti.

È come essere in un mega frattale in cui ogni grande elemento ne nasconde molti più piccoli ma ugualmente complessi.

Una libreria visuale

Domenica, scendendo dal monte Resegone con Eva e Jan, siamo finiti in uno splendido bosco di faggi in cui a ogni curva del sentiero ci sembrava di girare in tondo e di vedere sempre gli stessi punti da cui eravamo già passati.

Per orientarci quindi abbiamo iniziato a fare caso a tutti i dettagli, io ogni tanto scattavo foto a ogni cosa strana che vedevo: un albero storto, una roccia interessante, piantine che sbucavano dalle crepe delle pietre.

Mi sono fatto una bella libreria visuale di cose che mi piace disegnare (una in particolare). Ho raccolto riferimenti che potrò usare per rendere più credibili e realistici i miei disegni.

E dopo essermi farcito il cervello di tutte queste informazioni ne ho trasferite alcune su carta ieri sera (mangiando l’ultima dose di castagne).

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