Blog di Urban Sketching e Disegno

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Non essere pigro quando disegni

Mi sono detto questa frase ieri sera, mentre acquerellavo uno sketch che avevo iniziato nel pomeriggio.

Ero in Oltrepò, a Zavattarello, e mentre pranzavo in un prato ho iniziato a disegnare questo paesaggio. Pubblico la foto così come l’ho scattata per mio riferimento, non vuole essere bella:

Primo tentativo

Non avevo molto tempo a disposizione, quindi ho disegnato con il pilota automatico, affidandomi ai soliti tratti a penna, senza tanto impegno. Soprattutto senza ragionare molto su quello che stavo facendo.

Urban Sketching nella campagna lombarda

Con l’arrivo di marzo mi sono finalmente deciso di riparare il pedale della mia bicicletta, e ne ho approfittato per godermi la campagna in compagnia di sketchbook e acquerelli.

La campagna lombarda della Lomellina non offre chissà quali panorami: Si tratta di un territorio completamente dedicato all’agricoltura, completamente pianeggiante, con nessun bosco degno di questo nome, se non a ridosso del fiume Ticino.

Un occhio abituato a scovare scorci interessanti, però, qualcosa da disegnare lo trova sempre.

Ritratti rubati, domestici e metropolitani

Tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 mi sono deciso ad affrontare i ritratti, soggetto che ho sempre considerato inavvicinabile.

Dopo essermi scaldato con la #meds100heads challenge, ho iniziato a riempire di ritratti un piccolo sketchbook. Sono sketch veloci rubati in metropolitana, pendolari che ho il tempo di disegnare nell’arco di una fermata della metro, prima che scendano o che vengano nascosti da qualche nuovo passeggero.

Devo ammettere che dopo aver preso confidenza con la struttura del volto, fare questi piccoli sketch è molto divertente.

Qui sotto ve ne propongo alcuni, tra di loro trovate anche uno studio di autoritratto (in blu), e un ritratto di Eva che disegna a casa.

mappa disegnata di gropello cairoli e acquerello di una cascina

La mappa dei posti esplorati della propria città

Alla fine dell’USkTalks con Mário Linhares e Rob Sketcherman sul workshop Urban Sketchers a Venezia, è stata proposta una challenge: creare una mappa della propria città, individuando i luoghi che nel tempo avevamo già disegnato.

L’obiettivo era quello di scoprire con che frequenza visitiamo gli stessi posti, e scovarne di nuovi da esplorare e disegnare.

Ventotto mail del Tōkaidō

A inizio novembre mi sono iscritto alla newsletter Pachinko Road di Craig Mod, un camminatore, scrittore e fotografo che vive in Giappone.

La newsletter Pachinko Road

In questa sua newsletter, Craig ha tenuto un diario quotidiano del suo viaggio a piedi di 28 giorni lungo la Tōkaidō, la strada che collega Edo (Tokyo) a Kyoto, resa famosa dalle stampe di Utagawa Hiroshige.

È stata un’esperienza interessante: leggere ogni giorno la sua mail con la nuova tappa del suo cammino è stato come viaggiare con lui, una fuga dalle quattro mura di casa che quest’autunno sono l’unico panorama che stiamo vedendo in Italia.

Disegnare 100 ritratti in 10 giorni - Parte 1

Disegnare 100 ritratti in 10 giorni – Parte 1

Dopo due anni da quando ho iniziato a disegnare, mi sono deciso a imparare a disegnare ritratti, uno dei soggetti più difficili perchè noi esseri umani abbiamo il superpotere di notare quando qualcosa in un volto è nel posto sbagliato, e quindi quando un ritratto è fatto male.

Disegnare 100 ritratti in 10 giorni

La #meds100heads challenge è un esercizio proposto nel 2019 da Ahmed Aldoori, e consiste nel disegnare 100 ritratti nell’arco di 10 giorni. L’obiettivo non è creare dei buoni disegni, anzi, ma di fare pratica.

Gli obiettivi che mi sono posto sono almeno 3:

Nel bosco

Dopo qualche tempo senza matita in mano, ho trovato ispirazione nei boschi. E non sono certo il primo:

Niente battute su Dante, cammin di nostra vita e matite in posti in cui non dovrebbero essere, grazie.

Con l’inizio di ottobre è arrivato il weekend delle castagne, momento che prediligo non tanto perchè è una scusa per mangiare come un cinghiale tra il picnic di mezzogiorno e l’inevitabile cena, ma perchè mi piace infrattarmi nei boschi fuori dai sentieri battuti.

Come ho iniziato a disegnare – Parte 3: la scoperta di Urban Sketchers

Siamo arrivati alla terza e ultima parte della trilogia di come ho iniziato a disegnare: la scoperta degli Urban Sketchers!

Nella seconda parte di questa serie di articoli su come ho iniziato a disegnare, vi parlavo invece di quanto mi avessero ispirato gli sketchbook degli antichi esploratori, mentre nella prima parte vi raccontavo del mio fallimento con l’approccio di Drawabox.

Urban Sketchers, gli esploratori di oggi

Il titolo del post è “la scoperta di Urban Sketchers”, quindi veniamo al dunque: come li ho scoperti?

Mercoledì al Secco: vino buono e disegni belli

Di recente (l’altroieri) ho scoperto l’esistenza di Mercoledì al Secco, un evento informale in cui illustratori professionisti e appassionati si ritrovano dalle 19.30 a bere buon vino e disegnare.

Il Secco è un piccolo wine bar sui Navigli di Milano, l’evento è organizzato invece da Andrea Musso (cofondatore anche dell’interessante Inchiostro Festival di Alessandria).

L’evento online

Purtroppo non sono riuscito a partecipare di persona, perché i pochi posti disponibili erano già esauriti, anche a causa del coronavirus, ma l’evento si tiene anche online su Google Meet, ed è aperto a tutti.

Ecco il setup domestico, di tutto rispetto direi! C’era anche Eva, che però è timida e ha partecipato di nascosto.

Come ho iniziato a disegnare – Parte 2: acquerelli e diari di viaggio

Nel post precedente su come ho iniziato a disegnare, eravamo rimasti al mio fallimento con Drawabox. Ma a marzo 2018 c’è stata una svolta. Vorrei essere in grado di ricordare in maniera precisa il momento esatto in cui ho avuto l’illuminazione, ma la memoria è quella che è, quindi cercherò di ricostruire.

La (ri)scoperta degli acquerelli

Forse stavo spulciando Amazon e vedendo una confezione di acquerelli mi sono incuriosito. Più probabilmente ero su YouTube e sono incappato in un video di Peter Sheeler che faceva un disegno molto semplice. Questo me lo ricordo molto bene: con un tratto veloce di penna e l’uso di solo 3 colori ad acquerello aveva creato davanti ai miei occhi, nell’arco di 10 minuti, il disegno di un faro in riva al mare. 

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