Qui trovi tutti gli articoli di questa serie sul disegnare ritratti.
Ho comprato uno specchio per riuscire a lavorare ai miei autoritratti stando alla scrivania. Fino ad ora li disegnavo in modo molto scomodo stando in un’altra stanza della casa dotata di specchio a parete.
Con 10 € mi sono comprato uno specchio grande più o meno come un foglio A3, che posso mettere di fronte a me per i ritratti frontali o sull’angolo tra i muri per i ritratti a 3/4.
Il comfort di lavoro è decisamente migliorato, e posso utilizzare le due lampade da scrivania per illuminarmi il volto a seconda delle esigenze.
Ho fatto un altro ritratto, ma mi sono perso di nuovo nelle proporzioni. Ho fatto il naso troppo piccolo e troppo in alto, e per quanto questo ritratto mi somigli, questo errore ha dato un risultato finale un po’ strano.
Questo qui sotto è il primo passaggio di ombreggiatura, dove definisco le ombre con un nero pieno. In questa fase devo stare attento a capire dove cade la luce diretta e dove invece la luce che vedo è luce riflessa. Ad esempio la zona tra palpebra e sopracciglio nella parte a sinistra del disegno l’ho lasciata bianca per errore, perchè la luce che vedevo era riflessa dallo zigomo. Ho corretto l’errore più avanti.
Ecco il ritratto finito e ombreggiato. Rispetto a quello di due giorni fa non si vedono più le linee di costruzione che ho utilizzato nel disegno. Ho cercato di stare attento allo schema mezzotono, luce, mezzotono per definire le forme, ma c’è ancora un po’ di confusione sui piani. Ad esempio lo zigomo nella parte destra del disegno è troppo sottile e stacca troppo di netto con la guancia sotostante. Anche l’ombra tra la fronte e l’arcata delle sopracciglia è più marcata del dovuto.
Sono abbastanza soddisfatto di come ho reso la forma della parte sotto l’occhio a destra, e di come ho rso i punti di alte luci nel dotto lacrimale, sul naso e nella pupilla. Quei due puntini nell’occhio, in particolare, fanno la magia di rendere tutto il disegno più vivo.
In generale non sono del tutto contento di questo ritratto. Mentre lo facevo mi sembrava migliore del precedente, ma una volta finito, se visto in piccolo, sembra che occhi naso e bocca siano troppo schiacciati tra di loro, c’è qualcosa che non va. Credo di poterlo considerare comunque un discreto risultato.
Nei prossimi giorni conto di sercitarmi a fare il classico disegno della sfera illuminata per capire come rendere meglio con il carboncino le varie zone di luce e di ombra, e magari studierò come migliorare la forma dell’occhio.
Credo che farò un altro ritratto come questo per poi passare alla lezione numero 4.
Ci aggiorniamo nei prossimi giorni.
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