Ho scoperto da poco il pittore americano Edgar Payne e, dato che per tutto il mese di aprile sto realizzando un piccolo dipinto al giorno, ho deciso di fare degli studi dei suoi lavori.
Chi era Edgar Alwin Payne
Cominciamo con un po’ di contesto: nato nel 1883, si iscrisse alla School of the Art Institute of Chicago per studiare ritratto. Trovando la scuola troppo rigida nell’insegnamento, se ne andò dopo solo due settimane e cominciò a dipingere paesaggi.
Da quel momento in poi fu un completo autodidatta.
Edgar Payne dipinse in America e in Europa. Nel nostro continente dipinse principalmente vedute di città e scene marine.
Ma i suoi lavori più famosi sono i paesaggi della Sierra Nevada e della Mesa americane, dove tornava spesso e dove spese con la moglie Elsie 4 mesi interi a dipingere.
Ecco alcuni dei suoi dipinti che preferisco, anche se ammetto che avendolo appena scoperto mi piacciono praticamente tutti.
I miei studi a gouache dei dipinti di Edgar Payne
Edgar Payne faceva parte dell’impressionismo californiano, e come tutti gli impressionisti concentrava la sua attenzione sulla luce e sugli effetti che ha sul colore.
Un altro aspetto che mi è sempre piaciuto degli impressionisti, è che dipingevano all’aperto, si piazzavano lì con il loro cavalletto e si godevano la luce del sole e l’aria aperta.
Dato che piace farlo anche a me, e che per il mese di aprile sto partecipando a PleinAirpril (su di questo scriverò più avanti), ho deciso di studiare il lavoro di Edgar Payne per imparare a dipingere con le tecniche opache. Payne usava i colori a olio, io uso invece le gouache.
Il primo studio, qua sopra, è di un dipinto del Canyon de Chelly.
Quello su cui mi voglio concentrare con questi studi sono le forme geometriche principali e la luminosità (come se fosse in bianco e nero). Ovviamente cerco anche di avvicinarmi con il tono del colore, ma sto limitando la mia palette ai soli 3 colori primari più il bianco.
Su questa storia di luminosità e tonalità parlerò meglio quando terminerò PleinAirpril e pubblicherò anche i dipinti in bianco e nero.
Questo secondo studio è forse il mio preferito.
Ho azzeccato il contrasto tra le montagne sullo sfondo e il prato in primo piano e sono (più o meno) riuscito a dare un’idea di cavallo e cavaliere senza pensare che stavo disegnando quei soggetti, ma concentrandomi solo a piazzare le forme di luce e di ombra nei posti giusti.
Sul terzo studio ho un po’ di dubbi, specie sulla resa delle rocce.
Non me ne preoccupo più di tanto perchè come dicevo lo scopo di questi studi è concentrarmi sul valore e sulle relazioni di luminosità sulle forme principali.
Provate ad allontanarvi dallo schermo, sfocate un po’ la vista e i miei studi, come i dipinti di Edgar Payne, vi sembreranno comunque comprensibili anche senza vedere i dettagli.
Funziona? Spero di sì, perchè vorrebbe dire che ci sto capendo qualcosa.
Libri di Edgar Payne
Se volete approfondire le tecniche e i dipinti di Edgar Payne, ci sono alcuni suoi libri che è possibile acquistare.
Edgar Payne: The Scenic Journey
Composition of Outdoor Painting
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